- Scritto da Ignazio Parrino
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-6- Tre Ricorrenze e Loro Sviluppi - A- Solidarietà e Famiglia- La Festa di San Martino a Palazzo Adriano
Premessa generale
L’immagine qui riprodotta, come la voce popolare e un antico documento conservato nell’Archivio della Matrice di Palazzo Adriano, ricordano che la Madonna, come si dice anche di altri luoghi, apparve in questo paese ad una bambina, indicando il posto dove voleva costruito il suo santuario.
Nel periodo che va dal secolo XV al XX, la Chiesa e l’Europa si sono trovate in gravi difficoltà, con la conquista dell’Impero Bizantino da parte dei Turchi, le guerre e gli sconvolgimenti successi nel periodo dello sviluppo del protestantesimo che non si dispiaceva delle conquiste turche, le rivoluzioni francese e russa, il nazismo ed il comunismo e tutte le strane dottrine che li hanno originati ed accompagnati.
Dopo questo periodo si attende che l’attuale civiltà, ora albeggiante nel mondo, cominci di nuovo a rivolgersi verso l’eredità dell’antico mondo ebraico-cristiano, classico e bizantino, che oltre alla Rivelazione, dal punto di vista umano ha anche portato dei contenuti di valore universale con quella Rivelazione concordanti.
Leone XIII dice: “Noi intendiamo parlare delle Chiese d’Oriente… ; di là come un immenso fiume sono discesi sull’occidente tutti i benefici che l’Evangelo ci ha donati. Non perirà mai la fama di questi illustri orientali che hanno spinto il soffio e l’assistenza della verità cattolica alle cime più alte e che hanno assicurato a mezzo della santità, della scienza e dello splendore delle loro azioni, la gloria del loro nome nella posterità”.
Egli è seguito su questa linea dagli altri papi fino a Giovanni Paolo II che dice: “La luce viene dall’Oriente, alcuni non sono d’accordo, ma io dico che è così”.
E Benedetto XVI, con la sua solita profondità, afferma: “L’avvicinamento tra la fede biblica e l’interrogarsi sul piano filosofico del pensiero greco è un dato di importanza decisiva non solo nella storia delle religioni ma anche nella storia universale”.
Quell’apparizione della Madonna ad una piccola popolazione orientale in Sicilia all’inizio delle tempeste qui sopra ricordate, pur non confermata da ufficiali riconoscimenti, potrebbe aver anticipato, come le altre simili di cui si parla in Sicilia, le numerose apparizioni più recenti, intensificatesi al culmine di quei disastri e diventate famosissime. Esse sempre parlano di amore e di pace per porre rimedio alle disastrose condizioni del mondo attuale. Con i suoi recenti messaggi nelle apparizioni da Lourdes a Fatima e a tutte le altre che infinite masse di persone, più significative dei grandi eserciti in guerra, seguono con entusiasmo, la Madonna invita a formare una nuova società. Così hanno cercato di fare nel loro campo uomini come San Pio da Pietrelcina o Santa Teresa di Calcutta ed altri simili.
Dopo una lunga serie di discussioni teologiche tra opposti schieramenti dottrinali durate secoli e difficilmente coronate da successo, ora sembra che molti vogliano seguire questi messaggi e formare l’auspicata nuova società, secondo le linee da sempre proposte dalla Chiesa.
La principale conseguenza di questo complesso di cose in campo psicologico e politico è stata il ripristino del riconoscimento del valore della persona umana, senza confine di Stati e di popoli, e la conseguente affermazione della democrazia mediterranea a livello mondiale, che tende ad influire anche su quella liberale. Rimane da vedere ancora cosa succederà nel campo religioso e in quello culturale con quello religioso strettamente connesso come preambolo. Nostro impegno è di evidenziare, tra l’altro, il valore e la necessità della correttezza culturale come strada non facilmente trascurabile, verso la fede.
La popolazione greco-albanese che nel XV secolo giunse in Italia e che tra gli altri fondò questo paese di Palazzo Adriano, portò con sé la sua fede e la sua antica civiltà gelosamente custodite fino ai nostri giorni. Il complesso delle sue tradizioni religiose, culturali e sociali, a Palazzo Adriano espresse in altrettante annuali ricorrenze, nel corso dei secoli ha avuto degli alti e bassi. Talvolta l’abitudinaria celebrazione ha fatto ridurre il livello di comprensione del loro profondo significato e della loro pubblica rilevanza. Ma ogni volta è capitato qualcuno che li ha rimessi in evidenza curandone anche una diffusione corrispondente alle possibilità del suo tempo. Così attraverso il loro clero e i loro Seminari e le Cattedre di Greco in tante parti d’Italia, e recentemente attraverso le Cattedre di Albanese e di Istituzioni Bizantine nelle Facoltà di varie Università, talvolta si è avuta l’intenzione di vivificare la fede e il rito bizantino e l’insieme delle tradizioni dei Greco-Albanesi d’Italia, del resto più volte presenti anche in altri campi.
-A- La prima delle ricorrenze ricordate, di carattere sociale, è la festa di San Martino che si celebra l’11 novembre. In occasione della festa della famiglia che si celebra in quel giorno, si evidenzia pure l’eccezionale pratica della solidarietà che, come nei riguardi della famiglia si manifesta anche in tutte le circostanze della vita sociale.
-B- La seconda ricorrenza riguarda il saluto rivolto ogni anno, il primo di agosto, all’antica patria, dall’alto della Montagna delle Rose. L’occasione permette di ricordare la sua civiltà e cultura che qui si conseva tenacemente e si cerca di tenere viva.
-C- La terza ricorrenza detta localmente “dell’Entrata” che si celebra il martedì dopo Pentecoste, in onore della Madonna Odigitria, ricorda anche l’arrivo dei Greco-Albanesi in questo paese nel 1450 e i principali avvenimenti di quel tempo. Essa collega, secondo l’uso bizantino, le ricorrenze religiose con quelle civili di maggior rilievo, che sono così animate da un unico spirito tra clero e fedeli.
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